“Ci auguriamo che il consiglio comunale, che si troverà da oggi a discutere sulla delibera sull’addizionale Irpef, sia nella condizione di poter incidere in qualche modo per evitare almeno di non caricare ulteriormente le fasce di reddito più povere. Forse sarebbe il caso di valutare l’inserimento di elementi correttivi come la progressività e quindi l’adozione degli scaglioni di reddito e l’esenzione di alcune fasce di reddito basse, per non gravare troppo su chi proprio non ce la fa più”. Ad affermarlo è il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana nel giorno in cui la delibera sull’addizionale Irpef arriva in aula al consiglio comunale. “Bisogna essere chiari, a Palermo continuano ad aumentare le tasse mentre invece la qualità della vita e tutto il resto non decolla. Il Comune di Palermo, nonostante abbia sperato fino all’ultimo in un intervento decisivo del governo nazionale, dovrà mettere mani nelle tasche delle cittadine e dei cittadini . Un aumento dell’addizionale IRPEF di poco meno del 20% è quello che la giunta propone alla discussione del consiglio comunale, quindi bisogna dire le cose come stanno, la pressione fiscale si farà sentire sui palermitani”. Nella proposta della giunta, infatti, l’addizionale comunale Irpef passerebbe dallo 0,8% allo 0,95% nel 2023 per tutti i contribuenti in modo indistinto (si parla di un incremento del 20 per cento circa per intenderci), con aumenti progressivi fino a un massimo di una aliquota di 1,4% (circa 1,8 volte quella attuale) nel 2026 per poi avere una piccola riduzione fino al 2031. “Il Patto con lo Stato prevede tanti sacrifici per i cittadini e in queste aree del Paese dove la povertà morde e il potere di acquisto delle famiglie ma anche di tante pensionate e pensionati si assottiglia, la situazione rischia di diventare insostenibile”. La Piana aggiunge “alcune amministrazioni comunali, hanno adottato la progressività sulla base del reddito e la esenzione dal pagamento dell’addizionale per chi ha un reddito basso. Chiediamo al consiglio comunale di valutare se ci sono azioni correttive da poter mettere in campo”.
“Sul tema della prevista riduzione della Tari, che il Sindaco Lagalla ieri ha considerato come una sorta di contropartita rispetto all’incremento dell’addizionale IRPEF, crediamo che possa essere sicuramente un segnale positivo, anche se la carenza di organico e strumenti sono sempre stati segnalati alla Rap e quindi al Comune e incidono pesantemente sui livelli di servizio e spesso di qualità dello stesso specie in alcune aree della nostra città. E’ chiaro che un incremento della Tari avrebbe comportato non solo una tassazione maggiore ma anche la necessità di accantonare una cifra maggiore in un bilancio che soffre di sovraaccantonamento e blocca per molti versi l’utilizzo delle risorse”. La Piana conclude ‘In altri termini fermo restando la politica comunicativa basata sui numeri noi crediamo che si debbano rispettare alcune priorità : la prima è quella di tenere conto delle condizioni economiche e sociali di chi sta peggio, la seconda di assicurare un servizio di raccolta rifiuti e di differenziata degno di una città europea e terzo di assicurare una lotta alla evasione vera , seria e misurabile altrimenti cìè il rischio che qualunque patto rischia di essere disatteso. Non si può continuare ad attingere risorse da chi con tanto sacrificio paga sempre e da sempre, ma bisogna piuttosto colpire quelle sacche di evasione che non sono mai state individuate e sulle quali oggi più che mai serve concentrare l’attenzione” .