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C’è un vuoto di idee progettuali che intendiamo colmare con queste iniziative per questo partendo da questo dossier sul degrado e la desertificazione subita negli anni dal trasporto ferroviario in Sicilia, molto lontano non solo dagli standard europei ma anche nazionali e meridionali, vogliamo parlare di proposte per far si che tutti i soggetti interessati alla programmazione dei fondi disponibili, Regione, Rfi, Trenitalia, ma anche le amministrazioni locali, collaborino sia nella fase di programmazione che progettazione, sin dai prossimi giorni, partendo dai fondi europei 2014-2020
La sottoscrizione del contratto di servizio fra Regione e Trenitalia; l’utilizzo dei 50 milioni di euro stanziati dalla Regione per l’acquisto di materiale rotabile; una unica regia nella programmazione e utilizzo dei fondi disponibili, regionali, europei e nazionali, per potenziare il trasporto ferroviario siciliano nella logica di mobilità integrata con un Agenzia unica di mobilità regionale; l’ammodernamento e il rilancio degli impianti della manutenzione, la creazione di un polo industriale per la progettazione e costruzione dei rotabili; lo sviluppo del traffico merci, il potenziamento di tutte le tratte regionali, provvedendo ai collegamenti in zone del tutto abbandonate come Enna, Caltanissetta e Ragusa; la velocizzazione delle tratte; l’elettrificazione delle linee e la riduzione quindi dei tempi di percorrenza, l’acquisto di 10 minuetti elettrici, 5 minuetti diesel, 8 vetture Vivalto e 4 vetture media distanza, che sarebbero sufficienti a garantire una migliore offerta commerciale che soddisfi le esigenze degli utenti.
Sono le principali proposte che Fit Cisl e Cisl Sicilia, lanciano alle istituzioni regionali, ai dirigenti di Trenitalia e di Rfi, dopo aver registrato tutti i disservizi sofferti dai passeggeri siciliani ogni giorno, grazie al tour a bordo del camper nell’ambito dell’iniziativa “Alla ricerca del treno perduto”, partito lo scorso 29 aprile per fare tappa per sei mesi presso le principali stazioni dell’Isola. Disservizi illustrasti nel dossier della Cisl in cui viene evidenziato il degrado e l’arretratezza del servizio ferroviario in Sicilia. Non solo denuncia, però, Fit Cisl e Cisl Sicilia, partono dal dossier per mettere attorno ad un tavolo i soggetti interessati alla programmazione e parlare di proposte. “C’è un vuoto di idee progettuali che intendiamo colmare con queste iniziative – spiega Maurizio Bernava Segretario Cisl Sicilia –, per questo partendo da questo dossier sul degrado e la desertificazione subita negli anni dal trasporto ferroviario in Sicilia , molto lontano non solo dagli standard europei ma anche nazionali e meridionali, vogliamo parlare di proposte per far si che tutti i soggetti interessati alla programmazione dei fondi disponibili, Regione, Rfi, Trenitalia, ma anche le amministrazioni locali, collaborino sia nella fase di programmazione che progettazione, sin dai prossimi giorni, partendo dai fondi europei 2014-2020”. Bernava aggiunge “bisogna utilizzare tutte le risorse disponibili in una regia unica che possa finanziare i singoli interventi necessari per uscire da questo stato di arretratezza e costruire un sistema regionale ferroviario che sia degno degli standard europei, non più quindi interventi frammentati ma una unica programmazione. Questo vuol dire – aggiunge Bernava – concentrare tutti gli sforzi non più solo su grandi opere la cui realizzazione richiede troppi anni, ma singoli interventi sulla rete, sulle tratte abbandonate, accelerando i cantieri avviati, chiudendo gli anelli ferroviari delle città, creando un vero sistema di trasporto metropolitano e un sistema di trasporto regionale che sia integrato, bus, gommato, ferroviario, marittimo. Interventi che vanno legati alla ristrutturazione dei sistemi di concessione dei bus, alla ristrutturazione e riorganizzazione delle ex partecipate delle città, tutto in coerenze con le indicazioni della comunità europea che pone fra le priorità la mobilità regionale”.
“Sollecitiamo subito la firma del contratto di servizio fra Regione e Trenitalia – afferma Amedeo Benigno Segretario Fit Cisl Sicilia -, la politica deve essere cosciente che una moderna rete ferroviaria sviluppata in un sistema integrato di intermodalità, garantisce sviluppo e sostenibilità economica alla Regione”. Benigno aggiunge “siamo molto preoccupati per il notevole ritardo nella spesa dei fondi del programma quadro strategico nazionale 2007/2013 e per l’uso efficace dei fondi comunitari 2014/2020”.
“I vari governi che si sono succeduti purtroppo – spiega Mimmo Perrone Segretario regionale Fit Cisl Ferrovie – non hanno seguito una logica di continuità ma di azzeramento dei programmi e questo ha rallentato molto la realizzazione delle opere strozzando un sistema di trasporto integrato, ma soprattutto ha rallentato la capacità di spesa riportando nelle varie finanziarie programmi di investimenti mai realizzati. Chiediamo quali somme sono state impegnate e quali somme rimangono da impegnare, abbiamo la necessità di un continuo monitoraggio e di un continuo aggiornamento delle opere”. La Fit ricorda i cantieri ancora aperti: il nodo di Palermo, la velocizzazione della linea PA-AG, il raddoppio Fiumetorto – Ogliastrillo, Ogliastrillo – Castelbuono, il raddoppio Catania Ognina -Catania centrale, i tram, gli interporti e ad altri interventi strutturali oggettivamente necessari per il miglioramento della mobilità, “che consideriamo come un segnale positivo di partenza per un migliore sviluppo territoriale e avanzamento sociale”” aggiunge Perrone. “Ferrovie e governi regionale e nazionale devono mettersi attorno ad un tavolo per fare una seria programmazione di interventi, in giro per l’Italia così come in Sicilia registriamo questo stato di distrazione sui servizi , che non sia alta velocità – commenta Giovanni Luciano Segretario nazionale Fit Cisl – bisogna chiedersi che ruolo bisogna dare al trasporto in ogni regione, senza rimpallo di responsabilità”. D’accordo sulla necessità di interventi da avviare subito per migliorare il servizio in Sicilia l’assessore regionale ai Trasporti Nino Bartolotta intervenuto all’incontro, che ha annunciato per metà novembre un tavolo per programmare insieme gli interventi. “Abbiamo in programma la firma del contratto di servizio con Ferrovie, con 50 milioni di euro potenzieremo il materiale rotabile per migliorare così i collegamenti regional,pensiamo di acquistare 50 nuovi treni, inoltre – spiega Bartolotta – , dieci giorni fa abbiamo approvato le linee guida per il Piano regionale dei trasporti, e questo è un essenziale punto di inizio per avviare i tavoli di concertazione con i soggetti interessati . Il dialogo è essenziale anche con il governo nazionale – aggiunge l’assessore – servono maggiori risorse per intervenire sulle specificità e le esigenze della nostra terra. La giunta ha anche approvato per la prima volta l’intesa generale Quadro infrastrutture strumento di programmazione necessario per l’uso di tutti i fondi disponibili, questo per dare una strategia gli interventi che realizzeremo in futuro. Dobbiamo fare partire un percorso condiviso per invertire l’attuale situazione politica e sindacato possono lavorare insieme”. Sulla programmazione dei fondi è intervenuto anche l’assessore regionale all’Economia Bianchi “c’è stata negli anni una grande distrazione di risorse da Mezzogiorno al Nord da parte di Ferrovie , sono stati ridotti gli investimenti, ma possiamo dire che è una miopia di carattere generale una scelta di politica economica degli ultimi dieci anni che hanno abbandonato ogni idea reale di economia reale. L’intento è accelerare l’uso dei fondi coordinare gli interventi metterli in una maglia stretta , una programmazione pluriennale grazie al Cis per individuare le tratte sulle quali intervenire, serve dunque una maggiore capacità strategica, nelle ultime settimane dobbiamo fare un punto della situazione sulle infrastrutture per concentrare gli interventi all’interno del concetto di rete e strategia complessiva”.. Anche gli industriali al tavolo hanno chiesto un potenziamento del servizio per rilanciare l’economia dell’Isola. Ai lavori hanno preso parte anche Francesco Cioffi responsabile Divisione passeggeri Trenitalia e Dario Lo Bosco Presidente consiglio di amministrazione Rfi. “Con la Regione abbiamo firmato il Contratto interistituzionale di sviluppo per collegare con l’alta velocità – afferma Lo Bosco – le grandi aree industriali e metropolitane di Messina, di Messina, Catania, Siracusa, Pozzallo, Comiso e Palermo, ma nell’ambito del Cis possiamo anche programmare altri interventi per sviluppare le zone interne e migliorare la qualità del servizio. Ferrovie sta andando nella direzione giusta grazie anche agli stimoli che riceviamo dal sindacato con questi incontri. Sollecitiamo – conclude Lo Bosco – un tavolo con le parti sociali , la Regione, con tutti gli attori di sviluppo per studiare gli interventi, intanto sul piano dei trasporti stiamo progettando con Enac e Sac un prolungamento della pista di Catania e ci auguriamo che questo venga inserito nell’agenda comunitaria” . “Raccogliere i viaggiatori è la nostra missione e questo vogliamo fare -afferma Cioffi della Divisione Ferrovie – quelli che prendono gli aerei, i pendolari, dobbiamo lavorare di più impegnarci di più soprattutto sui tempi di percorrenza e su rispetto degli orari. Con la Regione lavoreremo in tal senso migliorando anche il materiale rotabile con le risorse già previste”.