Trenitalia, solo tre collegamenti fra Trapani e Palermo, Cisl e Fit “la Regione intervenga”

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Il collegamento Trapani-Palermo conta solo 3 treni che impiegano ben quattro ore per collegare le due città, ci sembra davvero assurdo e fortemente penalizzante per i pendolari e turisti

 

“Trenitalia finalmente getta la maschera e mostra i suoi chiari intenti di isolare le città siciliane, da ieri il collegamento Trapani-Palermo conta solo 3 treni, uno alle 6,37 con arrivo a Trapani 10,20, uno alle 10,39 con arrivo alle 14,25 e l’ultimo della giornata alle 14,39 con arrivo alle 18,25, ne resta uno soltanto poi per Castelvetrano alle 19,39 con arrivo 21,59. Il tutto attraverso la tratta via Castelvetrano e impiegando ben quattro ore per collegare le due città, ci sembra davvero assurdo e fortemente penalizzante per i pendolari e turisti”. Ad affermarlo denunciando la desertificazione del trasporto ferroviario nel trapanese, con la riduzione da 11 collegamenti per Palermo a tre soltanto, sono Mimmo Perrone, Responsabile Dipartimento della Mobilità Fit Cisl e Mimmo Milazzo Segretario Generale Cisl Palermo Trapani. “Tutto nel silenzio assordante della politica, che nulla fa per tutelare il diritto di mobilità dei cittadini. Un isolamento che tocca anche l’interland di Palermo che va da Cinisi fino ad Alcamo dove registriamo un deserto totale e mancanza del servizio ferroviario”. Perrone e Milazzo chiedono “ribadiamo da fin troppo tempo che Trenitalia deve impegnarsi nel miglioramento e potenziamento dell’offerta commerciale e invece assistiamo alla riduzione continua. La Regione intervenga, sollecitiamo ancora una volta la firma del contratto di servizio con Trenitalia allo scopo di potenziare tutti i collegamenti regionali sulla base delle esigenze dei pendolari, che si vedono costretti ad abbandonare il trasporto ferroviario diventato un mezzo troppo carente e poco competitivo.”. Infine la Cisl denuncia “ad aggravare tutto c’è la chiusura della tratta ferrovia Alcamo diramazione Trapani via Milo da febbraio, i lavori sono fermi ormai da mesi, e se al centro-nord RFI riduce i pedaggi a seguito dell’utile di bilancio, in Sicilia non si capisce come mai non si trovano le risorse per riaprire questa linea ferroviaria strategica per il collegamento delle due città. E’ giunto il momento, per evitare la completa desertificazione, di intervenire e dare risposte ai cittadini che si spostano per lavoro e studio” concludono Perrone e Milazzo.