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Senza il rilancio del Mezzogiorno non si esce dalla crisi. Lo dichiara in una nota il Segretario Confederale della Cisl, Giuseppe Farina. “E’ la crescita di questa area che può dare una spinta alla ripresa dei consumi ed agli investimenti- continua Farina- e contribuire a far uscire l’Italia dalla recessione. E l’investimento pubblico e nazionale, e una migliore qualificazione della spesa è condizione obbligata per colmare il divario produttivo e infrastrutturale per accrescere l’attrattività dei territori agli investimenti. La maggiore flessibilità europea permetterà maggiori investimenti dall’Europa a cui sarà necessario aggiungere nuove risorse ed investimenti nazionali in grado di qualificare i sistemi produttivi locali ed irrobustire la dotazione infrastrutturale dei territori e in particolare quelli del Mezzogiorno. In questo prospettiva, la prima cosa da fare è imparare a spendere bene le risorse già disponibili, a partire dai 13 miliardi non spesi della vecchia programmazione dei Fondi europei. Abbiamo costituito in CISL una task force per monitorare gli stati di avanzamento degli interventi finanziati con le rimanenti risorse della vecchia programmazione, e per sostenere l’attività della CISL nella gestione complessiva dei Fondi strutturali. E’ responsabilità del Governo che i 60 miliardi della nuova programmazione, a cui si aggiungono i 40 del Fondo di Coesione Sociale siano spesi e spesi bene, rimuovendo tutti gli ostacoli gestionali a livello nazionale e regionale che ne impediscono un corretto utilizzo. Chiediamo per questo: che venga immediatamente resa operativa l’Agenzia per la coesione e rilanciate le attività di partenariato, che in caso di difficoltà e grave ritardo, nell’avanzamento dei progetti, d’investimento a livello territoriale e regionale, si esercitino i poteri sostitutivi del Governo previsti dalla legge, che nella scelta dei progetti da attivare si eviti l’eccessiva frammentazione dei progetti a favore di investimenti di maggiore impatto economico e occupazionale per il territorio. La CISL incalzerà il Governo e farà pressione a tutti i livelli per una più efficace gestione delle risorse pubbliche destinate agli investimenti, ed evitare che le stesse vengano distratte per altri scopi”. “Riteniamo quindi urgente- conclude Farina-che il Governo convochi una riunione sulla gestione dei Fondi strutturali e riapra su questo il confronto con le parti sociali”.