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Sono 205 mila i lavoratori siciliani del lavoro pubblico che la prossima settimana, da martedì 3 a giovedì 5, andranno a votare nella regione per il rinnovo delle Rappresentanze sindacali unitarie, le Rsu. Le ultime elezioni si sono svolte nel 2012. Il voto riguarda il mondo della scuola (circa 90 mila dipendenti), quello della funzione pubblica in senso lato (ministeri, agenzie fiscali, enti locali, sanità ed enti pubblici non economici): 106.875 lavoratori. Il microcosmo dell’università (6.334 addetti), quello dei conservatori e degli istituti d’arte (571), quello degli enti di ricerca: 722 persone. Alla competizione la Cisl partecipa con 1.492 liste elettorali che vedono in corsa 2.458 uomini e 2.007 donne. Gli uni e le altre domani, sabato 28 febbraio, prenderanno parte all’Rsu day, l’assemblea regionale dei candidati che si terrà, a partire dalle 10, nell’Astoria Palace Hotel di via Monte Pellegrino, a Palermo. I lavori, riguardo ai quali è stato coniato l’hashtag #RsuDay, saranno presieduti da Mimmo Milazzo, segretario della Cisl Sicilia e conclusi da Maurizio Bernava, segretario confederale Cisl. Interverranno i leader nazionali Cisl, della Funzione pubblica Giovanni Faverin, della Scuola Francesco Scrima, della federazione Innovazione e ricerca (Fir) Giuseppe De Biase e dell’Università, Antonio Marsilia.
Il numero degli eletti alle Rsu è un indicatore di democrazia. Assieme al dato degli iscritti (alle cosiddette deleghe di iscrizione), consente all’Aran, l’agenzia per la rappresentanza negoziale, di misurare la reale rappresentatività di ogni sigla sindacale.