Porto di Trapani, accordo salva i lavoratori, Fit Cisl “ora tavolo sui problemi dello scalo”

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Siamo soddisfatti per la chiusura positiva della vicenda giunta grazie a un accordo che permette la sopravvivenza dell’ azienda e garantisce il futuro lavorativo dei dipendenti. Di fatto l’intesa raggiunta fra la committente Cma e la Scs prevede lo svolgimento di parte dei servizi portuali in modo tale da consentire alla Scs di portare avanti le attività al porto e mantenere i livelli occupazionali”. Ad affermarlo è Giovanni Montana segretario Fit Cisl Trapani, da ieri sera è stato revocato lo stato di agitazione dei 27 lavoratori della Scs, l’azienda che si occupa dei servizi portuali al porto di Trapani. Per la vertenza, la Fit con il suo responsabile della portualità Rosanna Grimaudo, aveva subito chiesto l’attivazione di un tavolo in Prefettura a Trapani. “Esprimiamo soddisfazione – spiega Antonino Napoli segretario regionale Fit Cisl portuali .- ma ribadiamo la necessità che venga istituito al più presto un tavolo istituzionale sulle problematiche del porto. Abbiamo informato le istituzioni della positiva conclusione della vicenda ma siamo preoccupati per la forte concorrenza sulle commesse basata solo sulle tariffe e delle possibili conseguenze sui lavoratori. Chiederemo – conclude Napoli – una verifica e vigileremo sulla corretta applicazione dei contratti di lavoro, abbiamo inoltre sollecitato lo studio di forme di garanzia per le forze occupazionali in caso di cambio delle commesse”.

 

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