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“Respingiamo con forza il testo del ddl di stabilità 2015 presentato oggi. Passiamo subito alla protesta e allo sciopero. Rottura di tutti i sindacati confederali e autonomi con il governo regionale sul tema del pubblico impiego. Stamattina COBAS-CODIR, SADIRS, SIAD, FP CGIL, CISL FP, UIL FPL, UGL e DIRSI sono stati convocati a Palazzo d’Orleans per il seguito della trattazione del disegno di legge sul personale “Il Governo regionale – commentano i segretari generali e di categoria della funzione pubblica di tutti i sindacati – non recepisce alcuna proposta formulata nei giorni scorsi. Abbiamo sperato nella possibilità di un dialogo, ma dobbiamo prendere atto che con questo governo ogni interlocuzione è inutile. Allora abbiamo deciso di unire le forze e ci faremo sentire in modo unitario a cominciare dal SIT IN del 17 marzo sotto Palazzo d’Orléans”.
È stata anche ribadita la data dello sciopero del 20 marzo che coinvolgerà, anche in questo caso, tutti i sindacati unitariamente. Nello specifico, i sindacati autonomi e confederali contestano che le misure di contenimento della spesa previste tagliano diritti senza conseguire alcuna maggiore efficienza della pubblica amministrazione. “Quel disegno di legge – dichiarano i segretari di tutti i sindacati – nasce con la pretesa di “riformare” l’amministrazione regionale mentre in realtà ne depotenzia il ruolo lasciando in primo piano solo dei semplici tagli lineari. Si interviene pesantemente – aggiungono – su materie contrattuali e sulla struttura dell’amministrazione al di fuori di un reale confronto con le parti sociali”. Ma non solo, quel testo “riformerebbe il sistema previdenziale con formulazioni retroattive che espongono la Regione ad una moltitudine di contenziosi che graveranno negli anni a venire sul bilancio regionale e interviene sugli stipendi del personale tecnico del Corpo Forestale nonostante la giurisprudenza già consolidata confermi la legittimità dell’indennità specifica percepita”. “Alla Sicilia – insistono i responsabili Sindacali – occorre una seria riforma della pubblica amministrazione siciliana, condivisa con le organizzazioni sindacali che intervenga sui veri sprechi e che investa sul merito e la riqualificazione del personale. Basta con gli slogan e la caccia alle streghe”.
Insomma, una bocciatura su tutta la linea. Anche perché nessuna delle proposte delle sigle è stata accolta in quel testo: dallo sblocco dei contratti, alla riclassificazione di tutto il personale del comparto e riordino della dirigenza, allo stralcio della norma che riguarda il Corpo forestale fino al ricorso del sistema di pensionamento “pre-Fornero”. “Il dialogo si interrompe qui – concludono i sindacati – il 17 marzo sarà Sit in e il 20 sarà sciopero”.